La storia di questo cipresso inizia con la sua entrata nel mio giardino nel 2017, dopo averlo acquistato dal caro amico Stefano.
Pur non avendo una corteccia spessa e scura come in altri cipressi toscani, vengo attratto dalle quel tronco ben dimensionato e dalla salute della vegetazione.
La squama è di un bel verde e non ci sono tracce di malattie.
I rami sono ben dimensionati. Troppo spesso si vedono piante con rami appena nati su tronchi molto vecchi. Avere rami primari ben dimensionati rendono il cipresso più apprezzabile.
Alcuni di loro hanno la famosa “attaccatura a cipolla” ovvero la parte iniziale del ramo di forma sferica. Il problema principale sta nella minore stabilità in caso di piega. La zona risulta quindi più fragile alle sollecitazione per cui consiglio sempre di proteggere bene e non forzare mai la piega in quel punto.
Nella parte alta del tronco troviamo la generosa capitozzatura che ha dato luogo già a un piccolo Shari. Sicuramente dovremo lavorare per far sparire il taglio e allargare lo Shari in seguito anche al ritiro di linfa che si verrà a creare naturalmente.
Decido di approfittare della dimostrazione al congresso IBS 2018 a Camporosso (IM) per poter lavorare la prima volta questo cipresso.
La sera prima della dimostrazione realizzo un progetto con lo scopo di ottimizzare il lavoro da fare
Ad accompagnarmi in questa lavorazione ci sarà Andrea Matteucci alla sua prima esperienza come assistente.
Nella prima parte della lavorazione, ci concentreremo sul legno secco:
Dapprima sbucceremo le parti già secche e allargheremo lo Shari naturale. Prima scortecciamo semplicemente per poi, con l’utilizzo di una fessuratrice, asportiamo il legno eccessivo in modo da far sparire il taglio in alto e ottenere una migliore conicità del tronco.
La seconda fase prevede la preparazione delle pieghe. Proteggiamo con camera d’aria il grosso ramo da piegare per poi proseguire con la legatura di tutti i rami.
Ovviamente trattandosi della prima lavorazione, cercheremo di mantenere quanta piu’ vegetazione possibile. Tutto questo non solo per dare una veste piu’ accurata alla pianta, ma soprattutto per rendere meno stressante la lavorazione.
Man mano che posiziono i rami, Andrea si occupa dei dettagli: dalla pulizia dei profili inferiori, alla preparazione dei tiranti. Il lavoro è tanto ma, alla fine è quello che ci piace fare!!
Altri momenti della dimostrazione:
Il lavoro si è concluso. Dando un’occhiata al progetto sono molto soddisfatto visto che il risultato finale coincide con quanto programmato.
È il momento di rilassarsi e di festeggiare!…magari con una bella birra…una Peroni! 🍻😉
Ecco la pianta con tutti i dettagli della lavorazione
Alcuni dettagli
Per i due anni successivi mi sono limitato a coltivare la pianta e a procedere al rinvaso.
Il cipresso nel 2021 si presenta forte e pronto per la seconda lavorazione
Inizio con il ridurre la zona di legno secco in apice in modo da renderla più leggera.
Viene sfoltita e accorciata la vegetazione e successivamente si riposiziona ogni singolo ramo.
Retro
Particolari della chioma e della modellatura.
Rispetto alla prima modellatura è il momento di cercare maggiori dettagli nella chioma. In particolare mi riferisco alle asimmetrie che si creano con la gestione delle varie spaziature tra i palchi.
La regola generale è sempre quella: nessuna ripetizione!! 😉
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