Il Juniperus Chinensis di questo articolo, di proprietà della ditta Franchi Bonsai, è arrivato in Italia nei primi mesi del 2011.
Prima di procedere a qualunque lavorazione preferisco far vegetare liberamente il bonsai per tutta la stagione.
A settembre dello stesso anno, dopo un’ abbondante crescita, la pianta si presenta vigorosa e molto densa. E’ arrivato il momento di una lavorazione che ripristini la bellezza di questo bonsai.
Ecco come si presenta il bonsai a settembre 2011 prima della lavorazione:
Fronte/Retro
Lato Sinistro/Lato Destro
Il legno viene pulito e risanato mettendone in evidenza i movimenti, le patine….le “rughe”.
La vegetazione ha ormai riempito ogni spazio e la chioma risulta informe e troppo folta.
il primo ramo si presenta come un enorme palco senza il benché minimo spazio che ne mostri la struttura o i particolari.
Dobbiamo fare spazio!! 🙂
La prima cosa da fare è procedere alla pulizia della vegetazione. Questo ci permette di studiare la struttura della pianta e selezionare la vegetazione più forte e vigorosa. Non bisogna però fermarsi alla sola pulizia: questa è anche l’occasione per fare tutte le sostituzioni di apice necessarie a ridare movimento e conicità al legno dei rami.
Un bonsai così maturo, molto spesso, presenta rami troppo lunghi o con un numero eccessivo di rametti fini. Una semplice sostituzione di apice ci permette di risolvere questi piccoli problemi con un solo taglio di forbice.
La filatura di questa lavorazione vuole soprattutto riportare ordine nella ramificazione facendo passare nuovamente aria e luce tra i rami.
Ecco il ginepro alla fine della modellatura.
Fronte/Retro
Lato Sinistro/Lato Destro
Alcuni particolari:
Negli anni successivi procedo al rinvaso inclinando la pianta nella nuova posizione. In questi anni il ginepro viene regolarmente pinzato e ripulito: si elimina la vegetazione che cresce verso il basso in modo da mantenere pulito il profilo inferiore di ogni palco. Inoltre vengono accorciate le cacciate troppo vigorose.
Nel tempo il ginepro mostra una bella vegetazione. Pur crescendo la densità delle chiome, si mantengono ancora i profili e le spaziature tra ogni palco.
Il ginepro in due allestimenti nel tokonoma del museo Franchi.
Il ginepro nel 2015. La chioma comincia a essere troppo chiusa e non più gestibile con la sola pinzatura.
Ed eccoci a settembre 2016 prima della nuova lavorazione
Fronte/Retro
Lato Sinistro/Lato Destro
Dopo cinque anni di pinzature si sono chiusi tutti gli spazi tra i rami e la chioma risulta enorme e senza definizione.
Si ripete in parte la stessa lavorazione fatta cinque anni prima: pulizia, potatura, filatura e modellatura….o meglio, queste sono le classiche operazioni da fare tutte le volte che si mette mano a un bonsai. Cambia però la tipologia dell’intervento.
Nel 2011 fu definita un’inclinazione e un fronte e fu selezionata e modellata la ramificazione più importanti al fine di ottenere una struttura adeguata al nostro progetto. Non è quindi necessario ripetere tutto questo. Prendendo quanto abbiamo già definito nella precedente lavorazione, spingiamo la nostra opera alla ricerca di dettagli sempre più raffinati. Si abbandonano quindi i fili di diametro elevato, e svolgeremo il lavoro con fili più fini in modo da gestire solo i rami più periferici.
Ecco il risultato finale
Fronte
Retro
Lato Sinistro/Lato Destro
Il lavoro di sfoltitura e modellatura ha permesso di creare spaziature tra i rami creando ordine e definizione tra ogni ramo.
Ogni bonsaista ha il suo modo di gestire questi spazi….questo è il bello del bonsai!!
La chioma: Prima e dopo
Alcuni particolare della ramificazione
Ogni singolo rametto si muove verso l’esterno alla ricerca della luce. Questa è condizione necessaria per una corretta crescita e per la “credibilità” di ogni chioma.
Tenere sempre pulito il profilo inferiore!
Alcuni particolari del legno. Una superficie levigata su cui è possibile leggere tutta la bellezza del tempo!!
…ed infine: FOTO DI GRUPPO! 🙂
Commenti recenti