A settembre del 2018 il ginepro chinensis di questo articolo entra a far parte della mia collezione. Una pianta apparentemente senza particolari pregi, ma che ha attirato la mia attenzione grazie al movimento e sinuosità del tronco. Appena visto mi ha dato la sensazione di grazia, di movimento, di energia….sara’ una ballerina ho pensato! sarà una ballerina di flamenco e si chiamerà Carmen!
Si tratta di un comune ginepro chinensis dal colore leggermente chiaro. La spiga, pur non essendo una varietà nobile come un kishu o itoigawa, è comunque fitta e compatta. la salute è buona e la vigoria ben distribuita.
Appare subito evidente il fronte della pianta, frutto di lavorazioni precedenti. Il mio intervento non snaturerà certo il lavoro eseguito precedentemente ma andrà sicuramente a dare una veste più leggera e dinamica. d’altronde è normale che sia così: il bonsai è una scultura vivente in continua evoluzione e per quanto le lavorazioni precedenti siano ben eseguite, con il tempo si perde inevitabilmente forma e definizione. è questo il momento di ridare un nuovo “look” alle piante e a questo ginepro nella fattispecie.
Punto focale di questa pianta è il movimento …morbido e leggero, con una vena di legno che accompagna le curve tronco. Necessario e lungo è stato il lavoro di risanamento del legno. all’interno il legno era marcito e si è reso necessario asportare il materiale degradato.
A livello progettuale l’idea è quella di inclinare un po’ la pianta per evidenziare le curve e il senso dinamico del ginepro. importante sarà anche spostare l’apice verso sinistra in modo da bilanciare l’albero. Normalmente amo le piante con una forte direzionalità ma in questa occasione preferirei realizzare un bonsai molto equilibrato dove i rami, seguendo il movimento del tronco, lo accarezzano con la vegetazione.
L’occasione per la lavorazione è la dimostrazione in occasione della mostra bonsai “città di Trevi” organizzata dall’Associazione Umbria Bonsai di Foligno (PG)
Sarà una dimostrazione a quattro mani insieme ad Andrea che, anche in questa occasione, mi onora del suo prezioso aiuto.
Il lavoro scorre veloce e tranquillo: selezione, protezione, filatura e posizionamento dei rami.
Non ci sono particolari difficoltà tecniche. solo in un paio di occasioni, per sicurezza, decidiamo di proteggere le attaccature dei rami con della camera d’aria. la ramificazione viene stesa e abbassata mentre ogni singolo ciuffo viene posizionato verso l’esterno e verso l’alto. la vegetazione periferica infatti, essendo la più giovane, può assumere solo tale posizione!
L’unica incertezza è stata sull’utilizzo di un bel ramo basso. il progetto iniziale non lo prevedeva, ma in corso d’opera ho avuto un dubbio e ho deciso di utilizzarlo…fessurato, protetto e piegato…e infine eliminato! Di questo ramo resta solo un piccolo Jin in basso a destra. con il senno di poi la decisione è stata giusta. un ramo in quella posizione avrebbe, a mio giudizio, reso la pianta più’ statica.
Dopo qualche ora di lavoro il risultato finale è stato questo:
Fronte / Retro
Alcuni particolari del ginepro
….e naturalmente la foto ricordo della giornata: Io, Andrea e Carmen! Proprio un bel trio!!
Commenti recenti